
Emil Audero:
5, la sua involuzione – rispetto alla stagione precedente – è frutto sia delle prestazioni di tutta la squadra ma anche della sua poca personalità e di alcuni suoi errori che, talvolta, ci sono costati dei punti.

Jeison Murillo:
4, lento e a volte poco concentrato; da terzino ha reso meglio che nel suo ruolo naturale. Giusto averlo ceduto, male averlo comprato.

Omar Colley:
7, di testa le prende tutte lui. Ottima esplosività e compagno ideale di Yoshida, col quale si completa benissimo. Certo ha avuto, anche quest’anno, qualche blackout e un paio di punti ci è costato ma è anche vero che, per le qualità che ha, se così non fosse non giocherebbe nella Sampdoria ma nel Liverpool.

Maya Yoshida:
7,5, col suo arrive la difesa si è finalmente sistemata. Anche lui ha commesso qualche errore ma, nel complesso, è stato uno dei migliori.

Julian Chabot:
6, schierato pochissimo, sopratutto dopo quando eravamo carenti di centrali difensivi. Stagione grigia per lui, ma credo che abbia margini di miglioramento. Col suo gol a Parma non solo ha rimediato ad un suo errore, ma ha fatto si che la squadra recuperasse, e ribaltasse, il risultato che ha determinato anche la nostra salvezza matematica.

Lorenzo Tonelli:
5, non è quello visto l’anno scorso con Giampaolo anche a causa della sua eccessiva fragilità fisica.

Alex Ferrari:
6,5 nella prima parte della stagione non solo è stato uno dei meno peggio, ma addirittura forse il migliore della squadra. Il suo infortunio ci ha causato non pochi grattacapi.

Nicola Murru:
5, ho rivisto il giocatore alla sua prima stagione qui a Genova. La cura Giampaolo è finita e, fuori da un sistema perfettamente funzionante, è risultato spesso un anello debole piuttosto che un punto di riferimento.

Tommaso Augello:
7, splendida sorpresa. Partito in sordina e sempre al suo posto è riuscito, a suon di buone prestazioni, a conquistarsi una maglia da titolare alla sua prima stagione in serie A.

Bartosz Bereszynski:
5, ha alternato buone cose ad altre orrende (come l’erroraccio nel derby). A volte è stato schierato fuori ruolo, specialmente con la difesa a tre, e questo ne ha inficiato anche il rendimento complessivo.

Fabio Depaoli:
6, terzino più di spinta che di copertura ed è per questo che gli è stato spesso preferito il compagno di reparto. Al contrario di tanti altri colleghi terzini offensivi, messo in posizione avanzata non è riuscito ad incidere più di tanto. La stagione, tuttavia, non è stata un disastro e sono convinto che in una squadra che giri bene possa risultare anche lui un ottimo elemento.

Albin Ekdal:
7,5, il nostro, indispensabile, metronomo. Fondamentale in questa squadra spesso spaesata; le sue, poche, assenze si sono sentite terribilmente.

Karol Linetty:
5, paga anche lui l’andamento pessimo della squadra e la collocazione tattica non sempre congeniale alle sue caratteristiche. Probabilmente è giusto che, dopo tanti e fruttuosi anni, la sua strada si separi da quella della Sampdoria.

Jakub Jankto:
6, al contrario di Linetty quest’anno, forse, abbiamo visto il miglior Jankto con la maglia blucerchiata. Lo sghangherato 442 di Ranieri non sarebbe stato sostenibile senza la sua inesauribile spinta sulla fascia.

Ronaldo Vieira:
3, lento sia fisicamente che di pensiero. Non è stato capace di fare filtro, né di dirigere il gioco: quando la palla passa da suoi piedi si perdono due o tre tempi di gioco. Con Giampaolo quest’aspetto veniva smussato dall’attitudine al possesso palla, ma con filosofie di gioco fatte di rapide verticalizzazioni (Di Francesco) o difesa e ripartenza (Ranieri) questa lentezza diventa letale.

Andrea Bertolacci:
4, se a 28 anni sei svincolato un motivo ci sarà. Ha passato più tempo in infermeria che sul campo da gioco e quando è stato schierato, tranne all’esordio con la Roma, non ha mai brillato.

Mehdi Léris:
3, sarà giovane, avrà margini di miglioramento, ma quello visto con la nostra maglia non mi è sembrato un giocatore pronto per la serie A.

Morten Thorsby:
8, il simbolo della nostra stagione. Con Giampaolo difficilmente avrebbe visto il campo, ma quest’anno è diventato, con Ekdal, un elemento imprescindibile. Dal terzino all’esterno alto fino all’interno del centrocampo è diventato il jolly di cui mister Ranieri si è fidato di più. E’ da prima che Palombo si mettesse in testa di fare il regista che non avevamo tanta legna ed “ignoranza” in mezzo al campo!

Gastòn Ramirez:
7, forse la sua migliore stagione con i nostri colori, ha contribuito fortemente alla conquista della salvezza. Da trequartista, libero di gabbie tattiche, è risultato spesso devastante.

Gonzalo Maroni:
3, come direbbe Bastianich è stata una
dilusione. In una squadra dove bene o male hanno giocato tutti, ma proprio tutti, lui è stato uno dei pochi a non essere quasi mai stato schierato. Per quanto mi riguarda, visto anche come veniva invocato dal popolo, è il nuovo Tuna!

Manolo Gabbiadini:
7, il meglio lo da quando non gioca con Quagliarella: sarà forse il caso di riflettere su quest'aspetto?

Antonino La Gumina:
6, di incoraggiamento più che altro. Non ha avuto grandi occasioni per mettersi in mostra ed ha giocato, prevalentemente, in gare dove abbiamo fatto pena. Rimandato alla prossima stagione.

Federico Bonazzoli:
7, fino al lockdown gli avrei dato 5: corre, si sbatte (uno dei pochi!) ma la porta non la vede nemmeno col binocolo. Poi qualcosa è cambiata e si è sbloccato il ragazzo. La tecnica ce l'ha e si è vista in alcuni dei suoi meravigliosi gol, tuttavia per essere un affidabile attaccante di serie A ci sarà bisogno che non faccia solo i gol da cineteca, ma anche quelli brutti e sporchi: Pippo Inzaghi docet.

Fabio Quagliarella:
6, gli anni passano anche per il capitano e si è visto. Qualche gol pesante e tanto insegnamento (in primis a Bonazzoli) ma anche un'ingombrante presenza che, talvolta, penalizza i compagni di reparto.

Eusebio Di Francesco:
3, come allenatore deve migliorare (e tanto!). E' vero che, a fronte di un suo modo di giocare, la società non l'ha praticamente supportato in ambito di mercato ma è anche vero che è andato in estrema confusione fin da subito. Con gli stessi giocatori il suo successore i punti li ha fatti.

Claudio Ranieri:
7, avendoci raccolto dal fondo della classifica, la salvezza ottenuta con quattro giornate d'anticipo è, oggettivamente, il massimo che potessimo sperare. Ha fatto rendere la squadra secondo i suoi valori, nè più nè meno, perché, anche se mal assemblata, non era da retrocessione. Sinceramente credo che una botta di fortuna gliel'ha data anche il COVID-19 con la sospensione del campionato e la successiva ripresa: certi equilibri sono saltati e c'è chi se n'è avvantaggiato (noi) e chi, invece, è caduto rovinosamente (es. la Lazio).
Senza Voto: Belec, Seculin, Falcone, Simic, Askildsen , D’Amico