Eccomi qui.
Come dicevo sopra, lo spunto per questa discussione viene da fuori, e si collega un po' con i trent'anni dello scudetto.
intanto, credo che sia impossibile paragonare un calcio anni 90 con quello di oggi, perché il calcio è cambiato tantissimo, e dagli ultimi anni novanta in poi questo cambiamento è stato quasi annuale. Oggi ci ritroviamo non piu' uno sport, ma un bussines, dove contano solo due cose. I soldi, e il risultato.
Tutto quello che passa oltre, e parlo della passione, dell'attaccamento alla maglia, il culto dell'allenamento inteso come migliorare se stessi, e ancor di piu' al calcio come gioco, e dell'etica morale, dell'amicizia all'interno dell'ambiente squadra, vengono completamente dimenticati, a vantaggio del dio denaro, e del risultato.
La samp di Mantovani è stata credo l'ultima squadra di calcio a dare un senso di appartenenza a noi tutti, e al tifoso in generale. Chiaramente c'erano altre realtà in giro, ma noi guardiamo in casa nostra, è piu' semplice. Per carità, anche in quella squadra c'erano simpatie e scazzi, eccome. Ma c'era davanti a tutto la sampdoria, e questo faceva si che anche i problemi venissero convogliati in un bene comune, che era giocare a calcio per la maglia. Questa cosa è andata scemando nel tempo, la samp di novellino ad esempio, dove si notava ancora un certo attaccamento alla maglia ( Flachi, Volpi ….), ma già diventava importante il risultato, piu' delle prestazioni. Io ricordo bene le critichè al mister per il non gioco, e per i terzini schierati ali. eppure l'ultima samp di novellino era praticamente la stessa di quella che due anni prima arrivo quinta. Giocava uguale, ma il risultato ha fatto la differenza. Ora questa cosa è ancora piu' palese, e se si chiede al tifoso " preferisci il bel gioco, ed un risultato minimo, oppure preferisci arrivare piu' in alto giocando di merda?" pronto a scommettere che il 90% risponde la seconda opzione. E se poi si annoia chi se ne frega.
A margine di questo, io da tempo ho smesso di osannare il singolo giocatore, Le eccezioni sono davvero minime. L'ultimo per cui mi sono spellato le mani fino a stare male è stato Pozzi, prima di lui Flachi e Volpi. Ora mi rifiuto di farlo, perché ormai non ne vale piu' la pena.
Per rispondere un po' alle domande, e scendere nello specifico del cosa conta di piu' oggi nel calcio, per me la risposta è abbastanza scontata. Oramai la tecnica individuale viene quasi soffocata, a discapito di schemi, tattiche, doti fisiche. Prendiamo l'atalanta ad esempio, io posso dire che di forti nella Dea ci sono tre/quattro giocatori. Gli altri, sono atleti straordinari, ma giocatori normalissimi. Il calcio è migliorato? assolutamente no, anzi.
Per me il calcio è divertimento, e oggi, onestamente, poche volte mi diverto guardando una partita di calcio. Per farsele piacere, bisogna mettersi a guardare la partita non solo dal punto di vista estetico, ma andare a vedere come si muovono le squadre sul campo, come applicano lo schema, come si muovono insieme ed individualmente, insomma, oggi per divertirsi guardando la partita bisogna essere anche un po' allenatori. Cosa che per molti è difficile, e a molti neanche interessa. Prendiamo un esempio pratico, Samp-Torino, se si guarda al partita solamente dal punto di vista estetico, sfido chiunque a dire che non si sia annoiato, o che abbia visto una bella partita. Ma se analizziamo altri fattori, si scopre che invece la partita è stata giocata, e bene, con impegno, cosa che molti non vedono quando non c'è spettacolo.
In Europa facciamo ridere, diciamolo. Il "simpaticissimo" Gasperini (volutamente minuscolo), nel post di Real-Atalanta disse che quello che rende ancora competitivo il calcio italiano in europa è la tattica. Forse è vero, ma è avvilente, perché questo non è piu' calcio. Il calcio è gioco, il gioco è divertimento, e il divertimento è dare spazio alla fantasia, all'imponderabile. Non a schemi matematici, ad un ossessiva ricerca dei movimenti, a nessuno sgarro che dia spazio a qualcosa di imprevedibile. Quindi si, per me il calcio è peggiorato.
La domanda piu' intrigante ora, la samp dello scudetto cosa combinerebbe nel calcio di oggi?
impossibile dirlo, ma partendo da alcune basi, e da alcuni concetti, si può provare a capirlo. trent'anni fa il calcio era molto piu' lento, basta vedere una partita di quel periodo per capirlo. Meno tattica, quindi piu' spazio all'estro e alla tecnica, e c'era un principio di fondo, che era quello di giocare per il tifoso e la maglia, che ora è sparito. Ora i giocatori giocano per lo stipendio, o nel migliore dei casi, per se stessi. Trent'anni fa si allenava il fisico e la tecnica che era la vera essenza del calcio. Se avevi talento uscivi fuori, anche se non eri un maratoneta, o uno che fisicamente le dava. Ora si allena la testa, il fisico e la tattica, e non c'è spazio per il resto, e per un talento uscire fuori è difficile. Quindi, se non corri, parti già dietro a tutti. Se non sai fare certi movimenti, sei fuori. Quindi, se parliamo di tecnica e di personalità, quella samp credo darebbe filo da torcere a chiunque al mondo. Fisicamente, nel calcio di oggi, credo invece che avrebbe non pochi problemi. Un Cerezo, ma anche i Salsano, i Pari, i Mannini, i Pellegrini, nel calcio di oggi credo verrebbero "mangiati" fisicamente dall'avversario. Qualcuno mi potrà dire che "si allenano e diventano piu' forti.". Beh, ci sono delle caratteristiche innate, che non si possono cambiare. Per capirci, un Cerezo non potrà mai fare le cose che fa ora Throsby, assolutamente. E viceversa ovviamente. Paragone azzardato, ma ora un Cerezo in campo, marcato da Thosby, penso che non toccherebbe quasi palla. Mettiamoci poi anche che uno come Vierchowod, credo giocherebbe una partita si e tre no, perché ora appena si sfiora l'avversario ci sono sceneggiate, che il buon vecchio Zar non credo approverebbe. Della serie "te la spacco davvero la tibia, e vediamo poi quanto urli".
Quando tutti diciamo che quella samp e quel periodo sono irripetibili, credo che sia vero, E' semplicemente irripetibile perché oramai il calcio è diventato una cosa completamente diversa da quello che noi tifosi vorremmo vedere.
Sono stato troppo diversivo, ma l'argomento per me è interessante. E poi, visto che è il mio compleanno, decido io stavolta.
