Giampaolo: L’Europa? Crediamoci!

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Non è un bel periodo per il Doria, la squadra è reduce da tre sconfitte consecutive, una clamorosa contro il Frosinone in casa. Tutto viene da pensare fuorchè credere l’obiettivo Europa ancora possibile. Non è dello stesso avviso il tecnico Giampaolo. Vediamo insieme cosa ha detto nella conferenza odierna.

Il ricordo di Giovanna Romanato

«Prima di parlare della partita volevo unirmi al cordoglio per Giovanna. Conoscevo la sua storia già prima di allenare qui, perché ho avuto giocatori molto legati a lei, che le facevano visita, e questa notizia è molto triste. Alla famiglia va il mio abbraccio».

La partita contro il Cagliari

«Domani bisogna vincere per rimanere attaccati al carro delle ambizioni: non vincere attraverso le parole, ma con i contenuti. Siamo chiamati ad una prestazione di alto livello, per rimanere attaccati al nostro sogno. Nessuno deve mollare di un centimetro. Io non mi sono mai lamentato delle assenze, perché penso sia una mancanza di rispetto nei confronti di chi si allena giornalmente. La settimana per quanto riguarda i giocatori abili e arruolabili è andata bene. Abbiamo qualche defezione, non è un alibi e non è una cosa di cui voglio parlare. Chi scenderà in campo dovrà giocare con impegno e con determinazione. Coltivare un certo tipo di ambizione significa crescere anche a livello di maturità. Dopo la sconfitta in casa contro il Frosinone li ho visti peggio, questa contro l’Inter ci ha lasciato rabbia, delusione. Le sconfitte si lavano via con le vittorie e le grandi prestazioni. Sau non mi ha indicato nulla sul Cagliari. Verranno a fare una partita diversa contro di noi. Poi i calciatori non ragionano da allenatori. Sono io che ho detto a Sau quello che il Cagliari potrebbe fare».

Le assenze e il match di domani

«Tonelli e Ramirez non sono convocati. Jankto domani gioca. Linetty sarà assente per squalifica, quindi dovremo presentare una squadra di lotta e di governo. Ognuno con le caratteristiche che ha. Si recupera qualcosa attraverso l’essere collettivi. Linetty, Barreto e Ramirez qualcosa ti danno e per quello che mancherà dovremo compensare. Mi impensieriscono le solite cose, le partite sono tutte difficili. So che troveremo una squadra che ha bisogno di punti, che ha qualche assenza importante e che verrà a vendere cara la pelle. Sarà una partita dura, dentro la quale ci dovremo stare. Semmai voglio che la mia squadra giochi un calcio propositivo, ambizioso, che non si lasci condizionare dalle sconfitte. Credo nella forza dei giovani, nella mentalità, nei sentimenti dei calciatori. Bisogna fare un salto di qualità, sempre e comunque. Non possiamo disputare una stagione senza ambizioni».

Sull’obiettivo Europa

«Europa? La squadra ci crede, io ci credo e penso che la squadra debba lottare fino alla fine per questo obiettivo. È obbligatorio starci fino alla fine, se no alla fine avremmo disputato la solita stagione. Il salto di qualità sta nel saper giocare con le pressioni, bisogna che le pressioni ci siano, se no diventa tutto piatto. Dobbiamo stare sotto pressione».


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