C’era una volta la tifoseria più bella del mondo..

[Flachi10]

https://www.tifosiblucerchiati.it/blog/ ... del-mondo/

[Il Duca]

Articolisti in grande forma, ultimamente...
Bravo Boss, sottoscrivo anche le virgole

[flaco]

A uno dei giocatori che ricordo con più piacere, David Platt, un giorno un giornalista chiese un commento sui tifosi della Samp, lui rispose dicendo "Supporters are supporters".
Secondo me aveva e ha ragione.
Abbiamo la maglia più bella del mondo, quella si, credersi migliori di altri è un tantinello infantile.
All'epoca tutto era speciale: era speciale il Presidente, i giocatori, l'ambiente e anche i tifosi inseriti in quel contesto diventarono parte di quel fantastico, indimenticabile, impensabile e irripetibile corto circuito che è stata la Sampdoria nell'era Mantovani. Abbiamo fatto la nostra parte, ma ammettiamolo, non era difficile essere belli in quell'epoca. Avevamo una nostra identità, eravamo educati e belli, con il nostro comportamento siamo stati l'orgoglio del nostro Presidente il giorno della nostra sconfitta più dolorosa, e questo costituisce per me la più bella delle vittorie. Abbiamo fatto la nostra parte. Questo si.
I tempi cambiano e fare paragoni tra oggi e quei tempi mi sembra del tutto privo di senso. Ma se proprio vogliamo farli, dal confronto tra i presidenti e i tifosi, noi tifosi ne usciamo di gran lunga superiori.

[Doc Holiday]

Articolo pragmatico e da parte mia del tutto condivisibile.
A mio avviso contiene una grossa verità: i tifosi della Samp hanno sempre costituito un plusvalore per la squadra e la società (sempre e non soltanto ai tempi di Mantovani) e si sono contraddistinti in generale, salvo qualche inevitabile scivolamento, per la passione, lo stile e l'equilibrio rispetto ad altre tifoserie, una delle quali molto vicina a noi. In questi ultimi tempi pare che queste caratteristiche siano smarrite e che sia preferibile urlare più forte e inscenare manifestazioni di piazza (che nei miei ricordi erano riservate a ben altre occasioni) per combattere cause che non si vincono certo né con gli insulti né con le fiaccolate. Se questo è il nuovo stile Sampdoria, per cui oramai il Presidente e vendita si e vendita no sono diventati gli unici argomenti di discussione, allora non mi piace, ma continuerò ad andare allo stadio fintanto che non mi diverrà insopportabile e mi guarderò le partite in poltrona come la maggioranza già sta facendo.

[Geco]

C'e' stato un momento nella nostra storia in cui eravamo magari non i migliori (quanto poco mi piace questa parola) ma eravamo sicuramente unici. Oggi ci e' rimasta solo la presunzione di esserlo e la presunzione fa piu' danni che la grandine.

[James71]

Io sto a metà strada tra le considerazioni di Flachi10 e quelle del Flaco.
Penso che di base siamo sempre stati una tifoseria speciale (sempre......insomma
per quello che mi ricordo io), che ha vissuto negli anni di PM il massimo fulgore.
Per diventare così comunque deve esserci terreno fertile, non è che le squadre che vincono o giocano
stabilmente in CL abbiano le tifoserie migliori del mondo, prova ne sono gli anni successivi all'era
Mantovani, si contraddistinti da qualche episodio deprecabile, ma piene anche di iniziative e
bellissime testimonianze di grandissimo attaccamento alla maglia.
Ora il terreno fertile è pressocché svanito, forse sono cambiati i tempi, forse i gruppi non sono
stati in grado di trasmettere certi valori alle nuove generazioni, come capita spesso anche tra padre e 
il figlio ribelle, forse noi che ci credevamo non abbiamo fatto nulla per coltivare e divulgare
quello che specie Mantovani ci aveva portato ad assimilare!!! 
Si noi per primi siamo colpevoli, ci siamo specchiati dicendoci che eravamo i più belli per troppi
anni, non rendendoci conto che oltre a non esserlo più avevamo intorno un sacco di persone
che non sanno neanche di cosa stavamo parlando.
Comunque qualcosa è rimasto e a volte affiora (come l'altra sera a Monaco o in tante altre occasioni)
e solo per quello vale la pena di tener duro e continuare ad andare a Marassi.

[Doc Holiday]

Io purtroppo non sono proprio giovanissimo, ma ricordo benissimo che seguivamo la Sampdoria in trasferta anche quando è andata in B la prima volta, non solo quando vinceva con Paolo mantovani, e allora erano nati i primi club.
Poi sono arrivati i gruppi ed è cresciuto il tifo organizzato (non parlo solo da noi, ma dappertutto). Ci abbiamo guadagnato in scenografie e coreografie, nel sostegno cantato alla squadra, commovente in certi momenti. Ci abbiamo rimesso nella difficoltà di andare in trasferta salvo organizzarsi in gruppi paramilitari, nel proliferare di personaggi malati di protagonismo, disposti a tutto pur di ritagliarsi un posto in evidenza , nella diffusione della violenza, nell'infiltrazione della malavita e delle frange dell'estremismo politico nelle gradinate, e ripeto non parlo di noi, ma di tutta l'Italia e non solo, che da noi è ancora meglio che altrove.
Mi è del tutto chiaro che questo è frutto di cambiamenti sociali, ma mi è altrettanto chiaro che non intendo assecondarlo in alcun modo e che rimpiango i tempi che allo stadio si andava con quattro amici, ognuno esultava per conto suo e ci si fermava al menaggio feroce.

[Oldblucerchiato]

Condivido molti aspetti del post del Boss. Molti. Anche perché pur per altra via, va confermando alcuni aspetti che avevo segnalato proprio nel mio post sui Salottieri.
Condivido in toto quanto espresso da Doc nel suo ultimo intervento.

Ringrazio gli amici per i loro lusinghieri apprezzamenti sul mio post, e colgo l'occasione, visto che Flaco lo aveva magnificato, e lo ringrazio, di porre invece un'osservazione su quanto ha postato oggi in questo 3d.

Tantinello infantili....  Sai Flaco potrebbe essere insieme, dico insieme, un giudizio razionalmente ineccepibile e contemporaneamente un calcio laddove non splende il sole, e infine anche una frettolosa  ma razionale disamina che 1) è però figlia del tempo trascorso ,che permette la giusta osservazione di comportamenti tenuti dalla tifoseria ai tempi della Sampdoro , 2) ma che confligge con il tuo attuale sanguigno e viscerale tifo - che io apprezzo sia chiaro -
E' questo forse il fulcro su cui poggia l'inspiegabile  leva del tifo: essere a mezza via fra la necessaria razionalità e l'inseguire chimere, si chiamino Vialli,si chiamino Platt, si chiamino Rigoni,Ben Arfà, Defrel,Simeone, per ora mai arrivati, o Praet e Andersen ,ceduti per la ragion di stato o per il presidente , è come camminare lungo un sottile asse , da cui in ogni momento si può cadere.  Ecco perchè , a mio modesto avviso, non si è mai infantili quando si parla di tifo .

[flaco]

Mi rendo conto che a volte il mio modo di scrivere potrebbe risultare poco delicato e rispettoso delle opinioni altrui.
Nel caso specifico con la locuzione "tantinello infantili" non intendevo mancare di rispetto a nessuno, sia ben chiaro, e nemmeno avvalorare l'equazione tifoso=infantile, anche perchè, se così fosse, io sarei un neonato.
Non si è mai infantili quando si parla di tifo, lo si è (a mio modesto parere) quando si pensa di essere tifosi migliori di altri.
In un derby, ad esempio, noi saremo convinti di fare coreografie più belle, di cantare più forte, loro penseranno la stessa cosa, uno spettatore neutrale che si dovesse sedere in tribunale si godrebbe lo spettacolo e basta.
Ribadisco la mia opinione: i tifosi sono tifosi. Poi ci possono essere differenze fra tifosi di squadre diverse, ma l'unica differenza fondamentale è fra essere o non essere tifosi.
E, in seconda battuta (quello si), se essere tifosi di una delle solite strisciate oppure di un'altra squadra (e qui mi ricollego al post BELLISSIMO di Old).
Quando trent'anni fa giravo per l'europa e vincevo lo scudetto cosa mi rendeva migliore del mio amico genoano? Ho semplicemente avuto più culo di lui. Forse lo scudetto vinto dal cagliari o dal verona ha avuto per loro meno valore del nostro? per quanto li odi (calcisticamente ovvio) come potrei non rispettare i tifosi del toro e la loro leggendaria storia? ho avuto modo di vedere un pò di partite in inghilterra, quando andavo allo stadio e incrociavo i tifosi dell'arsenal o del tothenam (che per inciso fra di loro non si possono vedere) io mi sentivo esattamente come loro.
Ne sono convinto: i tifosi sono tifosi in ogni posto del mondo e, con le loro differenze, sono tutti uguali.
Una volta era meglio? Può essere. Io sono cresciuto quando in coppa campioni ci andava solo chi vinceva lo scudetto, le partite iniziavano tutte alla stessa ora, le magliette erano senza nomi perchè ancora non si vendevano e ci si poteva affezionare ai giocatori della tua squadra perchè non te li avrebbero venduti dopo sei mesi. Ma le cose cambiano e non amo pensare con nostalgia al passato: fra meno di una settimana inizia un altro campionato.

[James71]

Flaco ho ragionato un pò sulla frase i "tifosi sono tifosi", soprattutto per il fatto che l'hai mutuata
dall'intervista a Platt........io non la penso così. Ti dirò di più, sono molto stupito che Platt abbia 
dichiarato una cosa del genere, lui che ogni volta non perde occasione di dire quanto si è trovato 
bene a Genova, lui che in un Sampdoria-Brescia dopo un inizio di partita ignobile, al posto di ricevere
fischi, venivamo dall'eliminazione ai rigori con l'Arsenal e dal regalo fatto alle merde, ha assistito a 90 minuti
di tifo incessante che ha portato alla sua doppietta finale!!! Non so se siamo ancora quelli, anzi probabilmente 
non lo siamo più, ma io mi sento diverso (eterosessuale ma diverso!!! ).
Non so se migliore o peggiore, ma sicuramente diverso dai cugini ad esempio. Noi dimostrazione di quello che
siamo non l'abbiamo dato solo vincendo o ai tempi d'oro, ma anche nei momenti peggiori. 

Ecco.....maledetto te mi hai fatto ricordare quella partita.......non so nemmeno in che anno era......e adesso per tutto
il giorno:

Se ci sarà la luna ci porterà fortuna, forse si vincerà parapapapaaaaa
.....................................................................................................

FORZA SAMPDORIA!!!