Genova

[Flachi10]

Un anno è già passato. Lentamente Genova sta rialzando la testa, ci sarà un nuovo ponte, riapriranno le strade, ci saranno nuove opportunità nel quartiere.. Ma nessuno potrà mai restituire le 43 vittime ai propri cari. Genova non sarà più la stessa, sarà forse più bella, ma il ricordo va a loro che non avranno modo di vedere la rinascita, perché le cose si aggiustano, le vite invece si spezzano, per sempre..

[sampdorianamente]

Tanta tristezza oggi e l'unica cosa che chiedo e' il rispetto per chi non c'e' piu' e per favore nessuna strumentalizzazione di questo dramma per altri scopi visto il periodo che l'Italia sta affrontando.
Silenzio e rispetto per 43 famiglie e per un'intera citta'

[roberto81]

Un anno è già passato. Lentamente Genova sta rialzando la testa, ci sarà un nuovo ponte, riapriranno le strade, ci saranno nuove opportunità nel quartiere.. Ma nessuno potrà mai restituire le 43 vittime ai propri cari. Genova non sarà più la stessa, sarà forse più bella, ma il ricordo va a loro che non avranno modo di vedere la rinascita, perché le cose si aggiustano, le vite invece si spezzano, per sempre..

Concordo. Tutto sommato sulla ricostruzione del ponte non si sta procedendo male (aldilà dei proclami iniziali di tempistiche difficli da mantenere anche in nazioni che le opere pubbliche le fanno davvero veloocemente, figuriamoci in un paese come l'Italia). Oggi è il giorno in cui bisogna pensare ancor di più a chi ha perso la vita un anno fa e non avrebbe dovuto perderla.

[Gordon]

Temevo questo giorno, e ne avevo ben donde. Oggi per genova è un giorno importante. Per molti un giorno di festa, diciamolo. Gente che si prende i meriti magari non proprio tutti suoi, gente che esulta perché forse ora "si girerà meglio", o semplicemente perché del passato ci si dimentica in fretta.
Poi ci sono gli altri.
Io sono uno degli altri. Quelli che, ogni santissima volta che si parla di ponte san giorgio, vede solo macerie, macchine che sono tombe, silenzi di morte assordanti, che se uno non era li non li può capire.
Quarantatre' anime aspettano giustizia. I loro parenti, alcuni dei quali ho imparato a conoscerli anche dal vivo, piangono ancora e per sempre i loro figli, mariti, mogli, fratelli, amici. La vita di noi soccorritori, è scandita da quel maledetto giorno, che per noi è l'undici settembre italiano. Io come faccio ad essere contento di questo? Non si può. Certo che la vita deve andare avanti, e ci sono le frecce tricolori, le sirene del porto e della vespucci sul mare a dircelo. E per chi crede, ci sono anche loro, i 43 angeli, che alle 18.30, esattamente poco prima che iniziasse tutto, hanno disegnato un arcobaleno nel cielo, che onestamente mi ha commosso più di tutto il resto. Lacrime.
Quel ponte serve a Genova, a dobbiamo (devo) imparare ad amarlo, perché come ha detto Piano, non è colpevole di questa tragedia, anche se è nato da questa. Un po' come un figlio nato da uno stupro.
Ci proverò.
Una sera di queste, prenderò la mia bella macchinina, prenderò l'autostrada ad aereoporto, direzione genova ovest, tratterò le lacrime, o forse no, e lo attraversero', da solo, in silenzio. Tremeranno le mani, sarà difficile non fermarsi prima, ma va fatto. E credo che non sarò l'unico.
Chi è di Genova, forse può capire il mio stato d'animo. Chi non è di genova, o non ci vive, forse farà più fatica. Lo capisco.....

Forza cara mia genova, rialzati, e trova la forza di aiutare chi non riesce a dimenticare. Fatti amare di nuovo, rendi ponte san giorgio tuo, perché ancora non lo è, e io non lo sento.

P. S. Chiedo ancora scusa, posso sembrare un po' "pesante", ma scrivendo mi sento meglio. E allora scrivo.

[Gordon]

https://www.ilmugugnogenovese.it/arcoba ... di-genova/

[Doc Holiday]

Ti ho letto volentieri Gordon.
Noi di Genova abbiamo vissuto tutto sulla nostra pelle, chi più marginalmente chi tragicamente, tutti abbiamo faticato per cercare di tirare su la testa e il ponte è un emblema di questo, e quindi ha una valenza simbolica oltre che un valore reale.
Dell'arcobaleno che dire? Certo che è un semplice fenomeno atmosferico, però la sua comparsa è stata straordinaria in questa circostanza e tutti speriamo che sia una sorta di segnale di buon augurio per la città di Genova e non solo.

[Geco]

Temevo questo giorno, e ne avevo ben donde. Oggi per genova è un giorno importante. Per molti un giorno di festa, diciamolo. Gente che si prende i meriti magari non proprio tutti suoi, gente che esulta perché forse ora "si girerà meglio", o semplicemente perché del passato ci si dimentica in fretta.
Poi ci sono gli altri.
Io sono uno degli altri. Quelli che, ogni santissima volta che si parla di ponte san giorgio, vede solo macerie, macchine che sono tombe, silenzi di morte assordanti, che se uno non era li non li può capire.
Quarantatre' anime aspettano giustizia. I loro parenti, alcuni dei quali ho imparato a conoscerli anche dal vivo, piangono ancora e per sempre i loro figli, mariti, mogli, fratelli, amici. La vita di noi soccorritori, è scandita da quel maledetto giorno, che per noi è l'undici settembre italiano. Io come faccio ad essere contento di questo? Non si può. Certo che la vita deve andare avanti, e ci sono le frecce tricolori, le sirene del porto e della vespucci sul mare a dircelo. E per chi crede, ci sono anche loro, i 43 angeli, che alle 18.30, esattamente poco prima che iniziasse tutto, hanno disegnato un arcobaleno nel cielo, che onestamente mi ha commosso più di tutto il resto. Lacrime.
Quel ponte serve a Genova, a dobbiamo (devo) imparare ad amarlo, perché come ha detto Piano, non è colpevole di questa tragedia, anche se è nato da questa. Un po' come un figlio nato da uno stupro.
Ci proverò.
Una sera di queste, prenderò la mia bella macchinina, prenderò l'autostrada ad aereoporto, direzione genova ovest, tratterò le lacrime, o forse no, e lo attraversero', da solo, in silenzio. Tremeranno le mani, sarà difficile non fermarsi prima, ma va fatto. E credo che non sarò l'unico.
Chi è di Genova, forse può capire il mio stato d'animo. Chi non è di genova, o non ci vive, forse farà più fatica. Lo capisco.....

Forza cara mia genova, rialzati, e trova la forza di aiutare chi non riesce a dimenticare. Fatti amare di nuovo, rendi ponte san giorgio tuo, perché ancora non lo è, e io non lo sento.

P. S. Chiedo ancora scusa, posso sembrare un po' "pesante", ma scrivendo mi sento meglio. E allora scrivo.

Nient' altro da aggiungere. Bravo

[Gordon]

14 agosto.
Dovrete abituarvi a vedermi scrivere in questo giorno, che per molti è un giorno qualunque.
Ma per me, e per molti altri, resterà sempre un giorno di quelli da mani nei capelli, di quelli che ti fanno morire dentro, e da cui è difficile uscire. Due anni fa credo tutti sappiate cosa è successo, un ponte non può cadere così, i ponti uniscono, i responsabili ancora non ci sono.
E intanto, molti di noi ancora soffrono.... Parenti delle vittime, alcuni dei quali li conosco più o meno bene, ma anche noi cittadini soccorritori. Perché quel giorno, eravamo tutti li, ad aiutare. Senza poter fare niente.
Oggi sono una persona nuova, quel ponte ha tirato fuori, dopo un anno e mezzo, una tempesta che per poco non mi rovinava la vita. Stavo perdendo tutto, la mia famiglia, perché vivevo in un mondo tutto mio. E ho faticato da morire per uscirne.... Assurdo, ma quel ponte oltre a tanto dolore, ha portato anche qualche cosa di buono. Ha salvato la mia famiglia.

Il nuovo ponte è bello, solido, e serviva come il pane. Ma per me, genova, sarà sempre legata a doppio filo con il Morandi, con quegli stralli, quella sua forma da ponte di brookling, che si, mi manca tanto, che ha distrutto e costruito, nel mio caso, una persona nuova. Ma che a molti ha tolto tutto... Figli, fratelli, genitori, amici.
Oggi, se vorrete, alle 11.36, fermatevi un minuto. Oppure se non potete, mandate un pensiero, perché queste tragedie non debbano succedere più. Anche se in questo caso hanno salvato me, ci sono 43 vittime che aspettano giustizia, e tante persone che non smetteranno di piangere.

[sampdorianamente]

Oggi si potrebbero scrivere pagine intere ma sento che ogni parola sarebbe inappropriata e quindi mi limito a ricordare le 43 vittime di questa assurda tragedia che probabilmente si sarebbe potuto evitare. Un pensiero speciale per loro e per i loro famigliari.

[Gordon]

Il tempo solitamente aiuta ed affievolisce il dolore....
Di solito è così. Poi arriva il giorno del ricordo e tutto riporta nel dolore, nello sgomento, contornato da quel silenzio di morte e paura che quel giorno ci/mi ha assalito.
Lo ricordo bene, lo ricorderò sempre.

Una frase ricorrente...." potevo esserci io ".

Quel giorno, una parte di ognuno di noi è morta sotto o sopra quel ponte. La parte che vive chiede rispetto, silenzio e giustizia.

Per loro, che non sono più tra noi. 43 cuori spezzati....