Vittoria netta e meritata, contro un avversario di buon rilievo. I buoni segnali intravisti a Spezia (già lì si era osservata un'organizzazione, che pur approssimativa, era ormai del tutto assente da mesi) si sono evoluti e hanno trovato concretizzazione mediante le due settimane di sapiente lavoro tattico e mentale di Giampaolo (Murru rigenerato), e soprattutto (perché l'allenatore è il sarto, ma la stoffa sono i calciatori) per effetto degli inserimenti del mercato di riparazione. Sensi, in particolare, ha alzato notevolmente il tasso tecnico della squadra, messo sulla trequarti (probabilmente la posizione a lui più congeniale) ha donato alla nostra manovra di gioco imprevedibilità ed efficacia; così le punte, finalmente, si sono trovate nelle condizioni di poter giocare con gli spazi giusti per attaccare l'area, mentre prima erano costrette a fare a sportellate sulla linea mediana, spesso spalle alla porta. Caputo, infatti, è tornato al goal e ha fornito (pur avendone sbagliato qualche soluzione di troppo) una prestazione più che positiva. Ma i benefici dell'inserimento del centrocampista di proprietà dell'Inter si sono ripercossi su tutta la squadra. Ad esempio Candreva, che oggi da mezzala si è disimpegnato egregiamente, avendo con chi parla la sua stessa lingua, ha avuto modo di poter mettere in pratica trame di gioco prima si arrestavano al secondo passaggio di fila. Comunque nel complesso tutti bene. La prestazione è stata davvero convincente dall'inizio alla fine, con l'uno-due alla partenza abbiamo assunto il pieno controllo del match e il risultato non è mai apparso in bilico; e nella ripresa abbiamo avuto l'ulteriore merito di rendere ancora più rotondo il vantaggio.
Unica nota negativa (e non è cosa di poco conto) l'infortunio di Gabbiadini, speriamo di non aver perso per troppo tempo il nostro miglior attaccante (perché questo è, senza mezzi termini). Manolo per noi è fondamentale e quasi insostituibile, senza di lui il potenziale offensivo in mano a Giampaolo è francamente esiguo, e il bel gioco non sempre potrebbe bastare.
Chiudo tornando a evidenziare le cose delle quali rallegrarsi. Colley è il nostro vero perno difensivo, con il gambiano in campo la squadra acquisisce solidità e sicurezza; e unfine una nota di merito va spesa per Falcone, che oggi ha parato tutto il parabile e anche di più. E' davvero forte, oggettivamente più di Audero (che comunque scarso non è), e spero il mister abbia il coraggio di ribaltare le gerarchie.
Pagellino:
Falcone 8
Bereszysnki 7 Ferrari 7 Colley 7 Murru 7+
Candreva 7,5 Rincon 6,5 Thosby 7
Sensi 8
Caputo 7,5 Gabbiadini 7
Suprjaha sv.
Conti 7
Augello 6
Viera 6
Giampaolo 8
P.S.
L'arbitraggio di Maresca non ha inciso sul risultato del match, ma clamoroso il rigore non dato sull'intervento kamikaze di G. Ferrari su Sensi.