Certo lungi da me paragonare un aspetto sportivo alla vita, ma è un pochino come quando sai che chi ami ha i giorni contati, ti prepari, ma poi arrivi lì e ti accorgi che non è servito a niente.
Non ho scritto ieri, e faccio fatica oggi. Perché davanti ad un "me lo aspettavo, nulla di cui stupirsi", dietro mi ritrovo con il magone.
Una retrocessione non è la fine del mondo, ci mancherebbe. Ma come uma volta ha detto Qualcuno, è il percorso che mi lascia tanta sofferenza. Stiamo soffrendo da mesi, da anni, anche se poco si vedeva, ora siamo appesi ad un filo, e ci ritroviamo a sperare di essere in serie B l'anno prossimo.
Non mi metto a scrivere di chi sono le colpe, né quello che penso di quei BASTARDI che ci hanno portato qui, perché tali sono. E per essere chiari, non mi riferisco ai calciatori, che nonostante lo sbrago delle ultime gare dobbiamo solo che ringraziare. E lunedì sarò allo stadio, nonostante orario e giorno per me infamissimo, solo per quello.
Sento parlare di "ripartire dalla D, è meglio che una B di sofferenza"....
Ragazzi, ma vi rendete conto di quello che potrebbe succedere. Non è una barzelletta. Sestri levante, Albenga, Ligorna......
....no, non mi venite a raccontare la favoletta che è meglio così.
Per un cazzo, la serie D per la Sampdoria, sarebbe una pietra tombale, soprattutto per quello che è il contorno. Lo so anche io che non sarebbe un problema ritirarsi su, ma non riesco a pensare "oggi giochiamo in trasferta a prato"....no dai.
Bisogna fare l'impossibile per salvare la B, e restare in piedi. I modi ci sono, a partire dal più semplice.
Regalino qualche spicciolo al caciottaro, subito, e chiudano la questione senza troppi discorsi, perché le altre strade, per assurdo, "costerebbero di più".
Un mese, un solo mese e potrebbe aprirsi una pagina tragica per la Sampdoria, non sono credente, ma per chi lo è è il momento di pregare.
A noi resta..... cosa. Noi stessi. Noi ci saremo comunque, il mio abbonamento è già moralmente rinnovato, neanche a dirlo, ma in questo momento, se mi è concesso non mi basta.
Sul campo ci siamo meritati la retrocessione, più delle altre volte, e quindi la sofferenza da quel punto di vista non c'è. 17 punti, una sola vittoria a marassi ( ed ero assente, incredibile, ma non ho visto la samp vincere neanche una volta quest'anno ), 3 vittorie solamente, una marea di punti persi stupidamente ( oltre a quelli "rubati" dagli arbitri ). Bastava poco per restare in corsa. Siamo riusciti a non farlo. Non per menefreghismo, né per sufficienza. Sono mancati elementi imprescindibili per una squadra di bassa classifica. Un allenatore capace di gestire un gruppo nella melma, qualche giocatore decisivo nei ruoli chiave, una società che sapesse quando "colpire" e quando stare a guardare. Non me ne voglia Lanna, che ringrazio ogni giorno, ma da solo non è stato in grado di svolgere questo compito, e una squadra senza società è una squadra allo sbando. Serviva un manager, non un allenatore.
Per ultimo, tristezza infinita per una tifoseria immensa, che ha saputo ingoiare merda per tanti anni, e soprattutto negli ultimi due ha visto la sua amata divorata da un cancro che non si riesce ad estirpare. E che solo nell'ultimo mese ha mostrato qualche cedimento. Siamo stati bravi, in altre piazze, sarebbe successo di tutto già tempo fa ( e diciamolo, forse questo è stato per noi un boomerang, perché forse, ci fossimo incazzati prima, si poteva ottenere qualcosa in più. ) le proteste allo stadio sono state legittime, inutili forse, dannose in taluni casi forse, ma legittime. E non vi è stato nessuno che non lo abbia ammesso, anche tra gli addetti a lavori e giornalisti ( che sono colpevoli eccome, di aver taciuto per anni, facendosi andar bene il caciottaro e le sue battute pessime e fuori luogo ) e che non ci abbia capito.
Abbiamo ancora due partite, e credo che del campo non freghi molto a nessuno.
L'occasione per dimostrare che la Sampdoria è molto più di una partita sul campo, di risultati o di tattiche, formazioni. Di giocatori bravi o meno bravi, di allenatori pelati o no.
LUNEDI, PER DIMOSTRARE CHE LA SAMPDORIA È MOLTO DI PIÙ, IMMENSAMENTE DI PIÙ. È AMORE, INCONDIZIONATO E A VOLTE IRRAZIONALE, CHE FA ANCHE SBAGLIARE. È APPARTENENZA, È UNIONE.
Siamo arrabbiati? Siamo tristi? Siamo rassegnati?
Non importa. Lunedì se saremo allo stadio, sarà solo per quei motivi scritti in grassetto qui sopra.
Ovunque sarai, ovunque io sarò.......adesso è per sempre t'amero, mia Sampdoria....